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文档简介
rudolf steinerla scienza occulta _propriet letteraria_giugno mcmxlvii 2220osservazioni preliminarialla prima edizionechi pubblica un libro come questo, deve saper immaginare con equanimit ogni specie di giudizi che lepoca contemporanea potrebbe portare sulla sua opera.potrebbe ad esempio verificarsi il caso di una persona che, dopo aver riflettuto intorno a questo o a quel fenomeno, alla luce dei risultati dellindagine scientifica, si metta a leggerne la descrizione che se ne d qui.e potrebbe giungere ad un giudizio come questo: stupefacente che al tempo nostro siano possibili asserzioni come queste!qui si maltrattano i concetti scientifici pi semplici in modo taie, che non sarebbe possibile senza unignoranza addirittura incomprensibile delle nozioni pi elementari.lautore adopera concetti, come ad esempio quello di calore, come se tutta la fisica moderna non lo avesse neppure sfiorato.chiunque conosca anche solo gli elementi di questa scienza potrebbe mostrargli che le sue asserzioni non meritano neppure la qualifica di dilettantismo, ma solo quella di assoluta ignoranza.e si potrebbe continuare a formulare esempi di una tale valutazione critica, perfettamente possibile.daltra parte, altri potrebbero venire alle conclusioni seguenti: chi ha letto qualche pagina di questo libro lo metter da parte, indignato o sorridente, secondo il suo temperamento, dicendosi ch pure strano a quali mostruosit possa giungere oggi un indirizzo di pensiero errato.sar meglio aggiungere questo libro alle molte curiosit in cui ci si imbatte ai giorni nostri.ma cosa direbbe lautore di questo libro, se dovesse realmente subire dei giudizi come quelli ora immaginati?non dovr egli a sua volta considerare dal suo punto di vista il critico come un lettore incapace di giudizio, o negargli la buona volont di giungere a una comprensione? no, non in tutti i casi.lautore pu ammettere che il suo critico sia una persona molto intelligente, e anche uno scienziato di valore, e scrupoloso nel formarsi un giudizio.poich lautore in grado di immedesimarsi nellanima di una personalit che giudichi a quel modo, di apprezzare le ragioni che la portano a quel giudizio.ora, per chiarire ci che lautore espone in questopera, occorre chegli parli un poco di s, cosa che, in genere, egli considera sconveniente, ma che, nel caso di questo libro, simpone.per non dovr venir menzionato nulla che non si riferisca alla decisione di scrivere la presente opera.il contenuto di essa non avrebbe certamente nessuna ragione di esistere, se avesse soltanto un carattere personale; essa deve dare descrizioni di oggetti a cui ogni uomo pu pervenire, e deve darle in modo che non risulti nessuna colorazione personale, per quanto possibile.non dunque in questo senso che sintende accennate a qualcosa di personale, ma solo per far capire in che modo lautore possa trovare comprensibili giudizi come quelli sopra esposti, eppure scrivere cionondimeno il libro qui presente. vero che esisterebbe un modo per rendere superflua la citazione di questi fatti personali, e sarebbe quello di mostrare circostanziatamene e in tutti i particolari come il contenuto di questo libro concordi in realt con tutte le acquisizioni della scienza contemporanea.ma a questo fine occorrerebbero, come introduzione al libro, una serie di volumi, che per il momento non possono venir compilati; perci lautore crede necessario esporre le circostanze personali, grazie a cui egli ritiene possibile una tale concordanza.senza dubbio lautore non si sarebbe mai deciso a pubblicare tutto ci che in questo libro detto, ad esempio, intorno al calore, se egli non avesse intrapreso, gi pi di trentanni or sono, lo studio dei diversi rami della fisica.a quel tempo, le interpretazioni i dei fenomeni termici si fondavano essenzialmente sopra la cosiddetta teoria meccanica del calore, teoria che anzi interess in modo particolare lo scrivente, che studi allora a fondo lo sviluppo storico della teoria, legato ai nomi di j. r. mayer di helmholtz, di joule, di clausius, ecc.con ci egli, durante i suoi studi, si cre le premesse per poter seguire fino ad oggi tutti i progressi reali, nel campo della teoria fisica del calore, senza trovare ostacolo alla comprensione delle nuove acquisizioni scientifiche in questo campo.se lo scrivente ritenesse di non essere in condizione di comprendere a fondo quei progressi, ci costituirebbe per lui una ragione per rinunciare a scrivere questo libro. suo principio rigoroso non parlare n scrivere di alcun argomento della scienza dello spirito, riguardo al quale egli non si sappia anche in grado di esporre tutto ci che ne pensa la scienza contemporanea.questo non peraltro un criterio al quale tutti gli uomini debbano attenersi: ognuno pu con ragione sentirsi spinto a comunicare e a pubblicare quanto gli detta il proprio giudizio critico, il proprio senso della verit e il sentimento, anche ignorando il punto di vista della scienza contemporanea in argomento.solo lautore di queste pagine ritiene di doversi attenere al criterio sopra esposto.egli rinuncerebbe, ad esempio, a scrivere quei pochi periodi che, in questo libro, si riferiscono al sistema nervoso e al sistema ghiandolare delluomo, se non fosse in condizione di tentare di trattarne anche nelle forme in cui si esprimerebbe al proposito uno scienziato contemporaneo.sebbene dunque sembri possibile attribuire una assoluta ignoranza in fatto di fisica contemporanea a chi parla di calore come se ne parla in questopera, pure lautore ritiene perfettamente giustificato ci che ha compiuto, proprio perch suo impegno il conoscere davvero lindagine scientifica attuale, e perch egli tralascerebbe di trattare determinati argomenti se cos non fosse.egli si rende pure conto che molto facile scambiare per immodestia il motivo che lo induce a esprimere quel criterio; ma nei riguardi del presente libro necessario esprimersi cos, affinch i veri motivi dellautore non vengano scambiati con altri ben peggiori.e questo scambio sarebbe ben altrimenti spiacevole che quello con limmodestia.ma anche dal punto di vista filosofico si potrebbe giudicare lopera presente, e ci si potrebbe chiedere se lautore ignori tutti gli studi gnoseologici contemporanei, se egli non abbia mai sentito nominare kant e non sappia che, dopo kant, semplicemente inammissibile dal punto di vista filosofico il raccontare di questa roba.oppure se ne potrebbe concludere che per il filosofo questa roba dilettantesca, ingenua, priva di critica, insopportabile, e che sarebbe tempo perduto loccuparsene ancora.per il motivo pi sopra accennato, e malgrado i malintesi che possono derivarne, anche a questo proposito lautore crede di dover fare un riferimento personale.egli cominci a studiare kant a l5 anni, e oggi ritiene, in tutta obiettivit, di essere in grado di giudicare lintiero contenuto del presente libro dal punto di vista kantiano.anche sotto questo riguardo egli avrebbe rinunciato a scriverlo, se ignorasse ci che pu indurre un filosofo a trovare ingenua questopera, ove le si applichi il giudizio critico dei giorni nostri. per possibile sapere veramente come siano in questo libro superati, nel senso inteso da kant, i limiti della conoscenza; possibile sapere che herbart lo considererebbe un realismo ingenuo, che non giunge alla elaborazione dei concetti, ecc.; possibile non ignorare affatto che il pragmatismo di un james, di uno schiller troverebbe qui oltrepassato il limite di quelle che sono rappresentazioni vere, che noi ci appropriamo, che facciamo valere e possiamo verificarel; possibile sapere tutto ci, e tuttavia, anzi, appunto per questo, ritenersi autorizzati a pubblicare le osservazioni contenute in questopera.lo scrivente ha preso posizione nei riguardi delle diverse correnti filosofiche nelle sue opere: teoria della conoscenza della concezione goethiana del mondo, verit e scienza, la concezione goethiana del mondo, gli enimmi della filosofia.molti altri giudizi sarebbero possibili.per esempio potrebbe esserci chi avesse letto uno degli scritti precedenti dellautore, come concezioni del mondo e della vita nel secolo decimonono, oppure lopuscolo haeckel e i suoi avversari ; e un tale lettore potrebbe dire: veramente inconcepibile che un medesimo uomo possa essere lautore di questi scritti, e anche di opere come teosofia o come questa scienza occulta.come mai possibile prendere in modo tanto deciso le parti di haeckel, per poi schierarsi altrettanto decisamente contro le conseguenze monistiche che dalle ricerche di haeckel derivano?_1 possibile perfino aver preso in seria considerazione e fatto oggetto di serio studio la filosofia del come se, il bergsonismo e la critica del linguaggio.si potrebbe comprendere che lautore di questa scienza occulta scendesse in campo per opporsi a haeckel col ferro e con il fuoco ; e non c cosa pi mostruosa del fatto chegli lo abbia difeso, anzi che gli abbia dedicato il libro concezioni della vita e del mondo nel secolo xix.senza dubbio haeckel non avrebbe saputo che farsene, di quella dedica, se avesse potuto immaginare che lautore avrebbe un giorno scritto roba come questa scienza occulta, con il suo goffo dualismo!ora, lautore di questo libro davviso che si possa comprendere perfettamente haeckel, senza per questo dover considerare insensato e assurdo tutto ci che non scaturisce dalle premesse e concezioni haeckeliane.e non crede che si possa giungere a comprendere quello scienziato, combattendolo col ferro e con il fuoco, ma solo mediante lo studio dei suoi contributi alla scienza.e meno che mai lautore crede che abbiano ragione quegli avversari di haeckel, contro i quali egli difese il grande scienziato nello scritto: haeckel e i suoi avversari.il fatto che lo scrivente vada oltre le premesse haeckeliane, ponendo una visione spirituale del mondo accanto a quella puramente naturalistica di haeckel, non significa in alcun modo chegli debba essere dello stesso avviso degli avversari di questultimo.chi si sforzi di vedere la cosa dal giusto punto di vista riuscir perfettamente a scorgere la coerenza fra i pi recenti scritti dellautore e quelli precedenti.lo scrivente pu comprendere appieno anche chi giudichi, in generale e senzaltro, il contenuto di questo libro come il prodotto di una fantasia impazzita o come il giuoco di pensiero di un sognatore.ma tutto ci che, a questo proposito, andrebbe detto, contenuto nel libro stesso, nel quale si mostrer come il pensiero razionale possa e debba essere assolutamente la pietra di paragone di quanto vi descritto.solamente chi sottoponga questo contenuto a un esame razionale, non altrimenti da quanto si fa per il contenuto delle scienze naturali, si potr decidere sulle conclusioni alle quali un siffatto esame conduce.dopo esserci occupati tanto di coloro che, a tutta prima, non accettano il contenuto di questo libro, lecito dire una parola anche a chi ritiene di aver ragioni per approvarlo.per questi ultimi, lessenziale peraltro espresso nel primo capitolo: carattere della scienza occulta.solo poco rimane da dire in questa sede.sebbene il libro si occupi di indagini non accessibili allintelletto legato al mondo dei sensi, pure nulla vi detto che non sia comprensibile alla ragione scevra da preconcetti e a un sano senso della verit.lautore lo dice chiaramente: egli vorrebbe sopratutto lettori che non fossero disposti ad accettare ciecamente, per fede, il contenuto del libro, ma piuttosto tali che si sforzassero di controllarlo sulla scorta delle proprie conoscenze ed esperienze l.egli desidera sopratutto c, lettori prudenti, che ammettano soltanto ci che pu giustificarsi logicamente.lautore sa che il suo libro non varrebbe nulla, ove dovesse fondarsi esclusivamente sulla fede cieca; esso vale solo nella misura in cui pu giustificarsi davanti alla ragione spregiudicata.la fede cieca pu troppo facilmente scambiare ci ch stolto e superstizioso con ci ch vero.molti che volentieri si accontentano della - sola fede nel soprasensibile troveranno che in questo libro si esige troppo dal pensiero.ma in questa - tratta di unesposizione purchessia; essa deve esposizione non si corrispondere a ci che risulta a unindagine coscienziosa dei rispettivi domini della vita._i non si vuole qui alludere solamente al controllo scientifico-spirituale, mediante i metodi dindagine soprasensibile, ma anzitutto al controllo, perfettamente possibile, sulla base del sano e spregiudicato pensare umano.e si tratta proprio di quei domini nei quali le cose pi alte confinano, anche nella vita reale, con la ciarlataneria sfacciata, la conoscenza con la superstizione, e dove, sopratutto, cos facile confonderle fra di loro.chiunque abbia familiarit con lindagine soprasensibile si accorger, leggendo questo libro, che si cercato di osservare strettamente i limiti fra ci che pu venire attualmente comunicato, del dominio delle conoscenze soprasensibili, e ci che dovr venire invece comunicato pi tardi o in forma diversa.dicembre l909.prefazione alla iv edizionechi si accinge alla descrizione dei risultati ottenuti dallinvestigazione scientifico-spirituale, del genere di quelli esposti in questo libro, deve anzitutto tener conto del fatto che, allepoca attuale questa specie di ricerche dai pi ritenuta impossibile.qui infatti verranno dette cose, che un modo di pensare, oggi considerato rigorosamente esatto, afferma dovere probabilmente restar sempre insolute per la mente umana.chi conosce e sa apprezzare le ragioni, che spingono tante persone serie a tale affermazione, sente sempre nuovamente il desiderio di cercare di dimostrare quali siano i malintesi, su cui si basa la convinzione che alla conoscenza umana sia vietato laccesso nei mondi soprasensibili.due considerazioni si affacciano.primo: nessunanima umana, dopo profonda riflessione, potr continuare a lungo a negare, che le questioni pi gravi sul significato e limportanza della vita dovrebbero rimanere insolute se non fosse possibile laccesso nei mondi soprasensibili.ci si potr illudere teoricamente intorno a questo fatto; nelle profondit dellanima, per, non ci si appaga di tale illusione.chi non vuole dare ascolto allintima voce dellanima respinger qualsiasi comunicazione intorno al mondi soprasensibili; vi sono per degli uomini - e il numero loro non esiguo - i quali non riescono a rimaner sordi a queste insistenti richieste interiori, e tornano sempre nuovamente a bussare alle porte, che, a parere degli altri, sbarrano laccesso allincomprensibile.secondo: le considerazioni del pensiero rigorosamente esatto non sono affatto da disprezzarsi; chi si occupa di esse ne apprezzer, quando sono serie, tutta limportanza.lautore di questo libro non vorrebbe essere accusato di aver a cuor leggero messo da canto lenorme lavoro mentale impiegato a determinare i limiti dellintelletto umano.non possibile svalutare tale lavoro del pensiero con semplici frasi retoriche sulla saggezza accademica e simili; in molti casi esso deriva da un autentico sforzo di conoscenza e da acuto discernimento.si deve anzi ammettere che sono state addotte ragioni per dimostrare, che la conoscenza attualmente considerata scientifica non pu penetrare nei mondi soprasensibili, e queste ragioni, sotto un determinato aspetto, sono irrefutabili.tale affermazione viene ammessa senza difficolt dallautore di questo libro; potr perci sembrare strano, che egli nondimeno si accinga a fare delle comunicazioni intorno al mondi soprasensibili.sembrerebbe doversi escludere, che si possano ammettere, sotto un determinalo aspetto.ie ragioni addotte per dimostrare che non dato di penetrare nei mondi soprasensibili, e si continui nondimeno a parlare di questi mondi ; tuttavia tale atteggiamento possibile, malgrado ci si renda conto dellapparente contraddizione.non tutti sono disposti a prendere in considerazione le esperienze che si attraversano quando ci si avvicina con lintelletto umano alle regioni soprasensibili.quelle esperienze ci rivelano, che, sebbene le prove intellettuali possano essere irrefutabili, malgrado la loro irrefutabilit, non sono necessariamente decisive per giudicare della realt.invece di ricorrere a spiegazioni teoriche cercheremo di aiutarci con un paragone.bench i paragoni non abbiano per se stessi valore di prova, nondimeno aiutano spesso a chiarire quello che si desidera esprimere.la conoscenza umana, cos come si esplica nella vita giornaliera e nella scienza comune, realmente costituita in modo, che non pu penetrare nei mondi soprasensibili.questo pu essere dimostrato senza tema di smentita, ma questa dimostrazione, per un determinato livello della vita animica, pu avere altrettanto valore quanto il volere dimostrare che locchio normale delluomo non pu penetrare con la sua capacit visiva fino alle pi minute cellule di un essere vivente o fino alla natura degli astri lontani.laffermazione che la capacit visiva normale non penetra fin dentro alle cellule altrettanto giusta e dimostrabile, quanto quella che la conoscenza ordinaria non pu penetrare nei mondi soprasensibili.nondimeno, la prova che la facolt visiva normale non arriva a penetrare nelle cellule, non i esclude affatto che esse possano essere investigate.perch dunque dalla dimostrazione che la capacit conoscitiva normale deve arrestarsi davanti al mondi soprasensibili dovremmo poi dedurre che sia impossibile investigarli?ci si pu immaginare il sentimento che questo paragone potr destare in
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